K2000 secondo Bellinvia

15-08-2015 11:22 -

Ore 6. Spengo la sveglia ma attendevo già da un po´ ascoltando il ritmico tamburellare della pioggia sul tetto della baita di Troncey in Val ferret ( Val d´Aosta). Sono qui da due giorni e stamani mi attende la mia prima gara vertical . 2000 m di dislivello da Morgex al bivacco Pascal a 3000 m di altitudine . Mi è sempre piaciuto tagliare a dritto per la massima pendenza. Oggi gareggerò con i maestri valdostani. Loro lo fanno da sempre.

Da quando negli anni 80 il grande Bruno Brunod faceva sognare (chi poteva capire il significato di percorrere 1400 -500 m di dislivello in un´ora), nella totale indifferenza del mondo sportivo. In valle queste gare sono popolari. Fanno parte integrante di una cultura che da sempre ha guardato con orgoglio ai suoi atleti del cielo. Io sono sempre stato affascinato da questi atleti.
Ora nella mia seconda vita sportiva finalmente sono alla partenza di un vertical valdostano. Eccomi a misurarmi con il popolo dei corridori del cielo. Il maltempo purtroppo costringe l´organizzazione a dimezzare il percorso. Purtroppo la seconda parte la più ripida e bella è stata eliminata per ragioni di sicurezza (pioggia , vento , freddo , nebbia).

Mi dispongo in prima fila accanto a campioni come Marco Moletto e Dennis Brunod ... 3..2...1 ... Via !

Si parte a tutta nella via principale di Morgex affollata di gente ( partecipazione popolare impensabile da noi ) dopo un centinaio di metri guardo il Garmin e vedo che sto correndo a tre il km (!) la media sul primo km 3,30.

Parte la salita sempre più ripida faccio fatica, ma trovo presto un buon ritmo senza troppa fatica. Salgo controllato fino a 300 m di dislivello dall´arrivo. Lì, capisco che posso accelerare, mi distendo e accelero cominciando a superare molti atleti che sento ansimare al limite ...

Arrivo in 52 ´ 58" . Contento delle mie sensazioni e di come ho gestito la gara. Alla fine sono risultato 37esimo su 206.

Non eccezionale , ma ho gareggiato con i corridori del cielo valdostani e per me questo vale molto.


Fonte: Francesco Bellinvia